Nel 2013 saranno guai per il Digitale Terrestre dopo l’attivazione delle linee 4G


Nel 2013 saranno guai per il Digitale Terrestre dopo l’attivazione delle linee 4G

Pensavate di essere posto quando, al passaggio della tv al digitale terrestre, avete fatto ritoccare l’antenna della vostra casa o del condominio? Non è detto. Anzi. Perché saranno migliaia le famiglie italiane che dovranno chiamare l’antennista quando verranno accessi gli impianti della telefonia di quarta generazione, il cosiddetto 4G o Lte, che porterà Internet in banda ultra larga in mobilità su chiavette, smartphone e tablet (vai alla nostra prova su strada).«Abbiamo stimato che saranno circa 700 mila antenne (abitazioni, ndr) ad essere coinvolte» ha spiegato al programma 2024 di Radio24 Mario Frullone, direttore ricerche della Fondazione Ugo Bordoni, che studia il tema per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.

FREQUENZE - Qual è il problema? È relativo alla frequenza degli 800 Mhz (uno delle tre su cui sarà attivo il 4G in Italia), che è adiacente ad alcuni canali televisivi. Questi canali verranno dunque disturbati dagli impianti 4G, la cui attivazione su questa frequenza è prevista in maniera graduale a partire da gennaio 2013. Si tratta di impianti operati soprattutto da Wind – che ha le frequenze più vicine ai canali della tv digitale terrestre – ma anche da Tim e Vodafone. Tre non ha invece questo acqueistato blocco di frequenze.

COSTI - Chi pagherà i costi di adeguamento degli impianti? Dovrebbero essere a carico degli operatori di telefonia. Dovrebbero, sottoliniamo, perché le trattative sono ancora in corso. «C’è un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico al quale partecipano gli operatori che hanno già dato la propria disponibilità a farsi carico degli oneri» ha spiegato Frullone.

COME FARE - I cittadini che – una volta accesi gli impianti 4G sulla frequenza degli 800 Mhz – non riuscissero più a vedere la tv dovranno chiamare un call center. «Servizio che dovrebbe essere gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni per conto del Ministero – spiega Frullone -. Sarà il call center che attiverà uno degli operatori, che poi provvederà al ripristino della qualità».
Il servizio 4G è già stato attivato a novembre in alcune città italiane, ma per ora funziona solo sulla frequenza di 1800 Mhz e dunque non disturba la tv digitale terrestre. Tim ha lanciato il servizio a Milano, Roma, Napoli e Torino. Vodafone a Roma e Milano. Tre ha un impianto test nel piccolo paese di Acuto (Fr). Wind non ha invece ancora avviato i servizi 4G.

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