Scott Forstall è l’uomo con le idee più simili a quelle di Steve Jobs

Scott Forstall è l’uomo con le idee più simili a quelle di Steve Jobs


Abbiamo già letto numerose volte notizie che riportavano il fatto che l’ex responsabile dello sviluppo di iOS, Scott Forstall, avesse dei rapporti burrascosi con diversi altri dirigenti di spicco di Apple, primo fra tutti Jonathan Ive, il responsabile del design dei prodotti iOS, e che questo sia stato uno dei motivi principali dell’allontanamento di Forstall da Apple (insieme al fallimento nella realizzazione dell’applicazione Mappe). Ma secondo un ex dipendente di Apple, l’azienda di Cupertino avrebbe perso molto con il suo licenziamento.
 
 Nonostante le voci sempre più insistenti che volevano Forstall come l’unico che navigasse contro corrente rispetto al pensiero del management intero dell’azienda, un ex senior engineer di Apple, Michael Lopp, ha spiegato come, secondo lui, la scelta di licenziare Forstall sia stato un errore madornale.
In un post sul suo blog, Lopp si è meravigliato del licenziamento di Forstall che, secondo lui, può rappresentare l’inizio della fase di declino per l’azienda di Cupertino. Lopp ha affermato che Forstall “era la migliore approssimazione di Steve Jobs”, l’uomo più vicino al pensiero del grande guru passato a miglior vita poco più di un anno fa.
Sempre Lopp ha aggiunto che gran parte dei dipendenti di Apple vedevano Forstall come l’unico potenziale successore di Steve Jobs. Sebbene potesse sembrare che Forstall non lavorasse bene con gran parte dei suoi colleghi, riusciva sempre con successo in tutto ciò che faceva, ed è questo il motivo per il quale Forstall poteva essere considerato come il nuovo Jobs. La motivazione con la quale il consiglio di amministrazione Apple ha deciso di apportare delle modifiche alla sua gerarchia, poi, non convince per nulla l’ex ingegnere dell’azienda di Cupertino.
La motivazione della ri-organizzazione interna è stata la necessità di aumentare la collaborazione all’interno dell’azienda. Ed è proprio questo il problema, secondo Lopp. Egli, infatti, propone di immagine un meeting con Steve Jobs, sostenendo che nelle decisioni prese, la parola collaborazione sarebbe assolutamente esclusa dal dizionario del fondatore dell’azienda con il marchio della mela.
Alle parole di Lopp, poi, si è aggiunto il pensiero di un ex dirigente Apple, Andy Miller, che all’inizio del mese si è espresso così sul licenziamento di Forstall:
“Forstall è un ragazzo così pieno di talento, per me può essere considerato mister Apple. Conosce la compagnia, dentro e fuori, come nessun altro. E’ riuscito a rilasciare delle versioni sempre aggiornate del software, nonostante lavorasse con una pressione addosso non indifferente.”
Insomma, secondo molti addetti ai lavori, e diversi ex dipendenti stessi di Apple, la società di Cupertino potrebbe aver firmato la sua condanna ad un inevitabile declino con l’addio forzato di Forstall, l’unico uomo in grado di garantire la continuità con il pensiero di Steve Jobs. Sarà davvero così? Solo il futuro potrà darci una risposta.

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